Skip to main content

Link Molecolare tra Obesità e Diabete di tipo 2

 Una scoperta che apre il passo ad una terapia



I ricercatori dell'Universita di San Diego in California hanno condotto una ricerca sulla ben nota correlazione tra infiammazione e diabete di tipo 2. In un lavoro recentemente pubblicato su Nature Medicine, il gruppo guidato da Jerrold M. Olefsky, ha individuato una molecola, LTB4, che sembra avere un ruolo attivo nel promuovere la insulino-resistenza. LTB4 e' una molecola prodotta dall'organismo in presenza di stati infiammatori come quelli innescati dal tessuto adiposo nei soggetti obesi. L'eccessivo accumulo di grasso, in particolare nei depositi viscerali, produce secrezioni di componenti bioattive coinvolte nelle disfunzioni metaboliche e nell'insorgenza dell'infiammazione.
Il tessuto adiposo agisce come organo endocrino responsabile di drammatici cambiamenti del metabolismo e della risposta immunitaria. Il primo passo della patologia è chiamato "insulino-resistenza", una condizione caratterizzata da una ridotta sensibilità delle cellule all'insulina, che successivamente evolve nel diabete di tipo 2.
Pur essendo stato appurato un collegamento diretto tra obesità e infiammazione non è stato ancora chiarito il legame tra infiammazione e insorgenza dell'insulino-resistenza. I ricercatori di San Diego hanno dimostrato che esiste un legame diretto tra la produzione di LTB4 e l'insorgenza della patologia. 
"Questo studio è importante perché rivela una causa principale del diabete di tipo 2", ha detto Jerrold M. Olefsky. "E ora che abbiamo capito che LTB4 è il fattore infiammatorio che causa l'insulino-resistenza, possiamo inibirlo per interrompere il legame tra obesità e diabete."


Il grasso in eccesso, soprattutto nel fegato, attiva i macrofagi, le cellule immunitarie responsabili della risposta infiammatoria. Questi macrofagi rilasciano LTB4 e altre molecole di segnalazione del sistema immunitario per richiamare un afflusso di nuovi macrofagi. Si innesca un tipico ciclo di feedback positivo nel quale i macrofagi sopraggiunti si attivano e rilasciano ancora più LTB4.
Questa risposta infiammatoria e' importante in caso d'infezione ma quando diventa cronica, come nel caso dell'obesità, si verifica un fenomeno a cascata molto dannoso. Tutte le cellule che presentano recettori per LTB4 vengono attivate da questa molecola e, in reazione allo stimolo infiammatorio, diventano resistenti all'insulina.
La buona notizia è che questo fenomeno può essere interrotto. I ricercatori hanno osservato che nei topi in cui questo recettore del LTB4 e' assente, perchè geneticamente rimosso, non vi e' insorgenza dell'insulino-resistenza. Inoltre hanno osservato che utilizzando un farmaco che inibisce il legame di LTB4 si ottiene lo stesso effetto nei topi che hanno il recettore. Il blocco del recettore di LTB4 non solo limita l'insorgenza della patologia ma la fa regredire nei casi conclamati.
"Quando abbiamo interrotto il ciclo di infiammazione indotta da LTB4, sia attraverso la genetica che con il farmaco, abbiamo avuto un un bellissimo effetto - il metabolismo è migliorato e la sensibilità all'insulina è tornata normale", ha detto Olefsky. "Anche se i topi erano ancora obesi, erano molto più in forma."

Comments

Nutrition Posts

Dieta non Dieta

Dieta ti Odio! Siete stati dal Nutrizionista che vi ha proposto la solita dieta ipocalorica bilanciata con colazione di cereali integrali, un primo e contorno di verdure a pranzo, un secondo e contorno di verdure a cena e una serie di microspuntini con frutta, yogurt e semi oleosi. Vi dovete attrezzare di bilancia per pesare ogni cosa che mangiate, guardare con tristezza quel piatto di pasta risicato e quella fettina di pane trasparente. La sola cosa che sfugge alla pesata sono le verdure delle quali vi ingozzate a forza per avere la sensazione di mangiare qualcosa.  Avete dimenticato il sapore del cornetto al bar e di quel meraviglioso tiramisu della nonna.  I piu testardi, dopo mesi di sacrifici disumani e di camminate quotidiane, hanno finalmente perso quei kg di troppo. Siete felici di aver superato questo supplizio che vi e` costato sforzi inauditi di coraggio e volonta`. Ovviamente  vi ripromettete di non ingrassare mai piu. Sbagliato! dopo alcuni mesi, senza...

Il margine irrazionale della dieta

Una ricerca mostra come l'ambiente circostante possa influenzare le nostre abitudini alimentari. Dei semplici accorgimenti pratici possono farci dimagrire di circa mezzo kg al mese senza dieta o palestra e sopratutto senza che ce ne rendiamo conto. http://www.emdocs.net/ Nella società occidentale sembra esserci un'epidemia di obesità: Perché?  Non dipende solo dal fatto che mangiamo male o dalla cronica mancanza d'esercizio. La ricerca indica schiettamente, o spietatamente, che mangiamo troppo. In un arco di tempo di 20 anni, da metà degli anni 70 e a metà degli anni 90, il consumo quotidiano di cibo è aumentato mediamente di 268 kcal per gli uomini e 143 kcal per le donne. Viceversa, l'energia consumata nell'attività quotidiana è rimasta mediamente la stessa. Questa differenza è di per se esplicativa del perché vi sia stato un incremento medio dell'obesità. La cosa è piuttosto seccante. La buona notizia è che esiste un modo per correggere questa...

La Dieta che mima il digiuno

Fonte immagine indianexpress.com L'uomo, nel corso della sua storia, ha avuto spesso a che fare con il digiuno. Nella preistoria e nell'antichita` si verificavano frequentemente carenze alimentari per periodi piu o meno lunghi dovuti alla minore disponibilita` e difficolta` di conservazione del cibo. Il metabolismo dell'uomo si e` sviluppato con questo tipo di abitudine alimentare tanto che molti dei problemi di sovrappeso e obesita` di oggi sono dovuti ai meccanismi di preservazione delle risorse energetiche messe in atto dal nostro corpo. Questi meccanismi, che ci permettevano di resistere anche alle carestie, sono proprio quelli che rendono difficile la perdita di peso (e sopratutto della massa grassa) nelle persone che affrontano una dieta ipocalorica. Infatti, quando il corpo e` soggetto ad una restrizione alimentare di una certa durata mette in atto tutta una serie di meccanismi che riducono al minimo i consumi (allarme carestia). Il muscolo viene utilizzato c...